Nel periodo natalizio le strade, i vicoli, le case, sono piacevolmente invase dal suono dolce e malinconico degli zampognari, gli antichi suonatori che annunciano la novena dell'Immacolata ed invitano all'attesa del Santo Natale.
Lo zampognaro
Lo zampognaro è il suonatore di zampogna, uno strumento musicale arcaico a fiato diffuso in Italia centro-meridionale.
Comunemente con il termine zampognari si definiscono quei musicisti che con l'arrivo del Natale, suonando gli strumenti più vari dalla cornamusa alla ciaramella, percorrono le vie cittadine.
Se è vero che la zampogna nei grandi centri urbani si usa solo nel periodo natalizio, in ambito rurale/pastorale questa accompagna tutti gli accadimenti nel corso dell'anno. Oggi l'impiego della zampogna e degli zampognari in ambito rurale (processioni, rituali, feste e balli) è praticato in Campania (provincia di Salerno), Basilicata, Calabria, Sicilia (provincia di Messina) Abruzzo.
La zampogna
La zampogna è uno strumento a fiato di origine pastorale.
Essa è caratterizzata dal suono simultaneo di due canne a note fisse, che fungono da bordone, e di due canne che modulano il suono assumendo la funzione di “chanter”.
La possibilità di ottenere un suono costante è garantita dal fatto che l’esecutore, prima di iniziare a suonare, gonfia un otre che funge da serbatoio d’aria e che consente al musicista di prendere fiato senza interrompere il suono.
La ciaramella
La ciaramella è uno strumento musicale della famiglia degli oboi, con dancia doppia; come la zampogna, soprattutto nel nord Italia, viene utilizzata in prevalenza durante i riti del Natale e la sua funzione è di cornice coreografica.
Al centro e sud Italia riveste ancora un ruolo vivo, soprattutto tra i giovani; oltre ai riti di calendario agricolo e agli eventi liturgici, come il Natale, ritroviamo il suono delle ciaramelle e zampogne anche alle feste di paese e sagre.
Quasi mai solista, la ciaramella accompagna la zampogna.