Non è una personalità facilmente definibile quella cancerina, data la natura introversa del segno, sempre sulle difensive nei confronti del mondo esterno e non priva di una certa enigmaticità.
Apparentemente flemmatici e poco inclini a manifestare le loro emozioni, non permettono facilmente intrusioni nella loro privatissima sfera personale e tendono a frenare le loro reazioni più spontanee.
Ma come mostra il simbolo del loro segno, il granchio, hanno un nucleo tenero da proteggere, che è la loro sensibilità e la delicatezza d’animo.
Basta un nulla a ferirli ed essendo poi molto suscettibili e impressionabili, faticano a riprendere una fluidità di rapporti e di situazioni se risentono di qualche elemento di disturbo anche impercettibile.
Non sono dotati di grande capacità di adattamento ma la loro comprensione e la generosità di cuore consentono di superare le inevitabili incompatibilità a cui li espone il loro temperamento.
Provano simpatie e avversioni molto viscerali, raramente modificabili.
Emotivamente vulnerabili dunque, hanno un grande bisogno di sicurezza e di punti fermi nella vita che individuano soprattutto negli affetti.
Si staccano a fatica da una condizione di vita, da rapporti ed esperienze ormai esauriti.
Nulla spaventa di più i cancerini quanto l’incognita del futuro o la precarietà delle situazioni.
E si staccano ancor più a fatica dal loro ambiente d’origine, dai legami familiari e da quelle loro radici a cui tornano sempre col ricordo.
Un loro punto di forza è l’istinto: guidati dalle antenne vibranti della loro sensibilità difficilmente sbagliano una scelta o un giudizio.
Altri pregi sono la tenacia e la forza di concentrazione.
Sono comunque dei sognatori, portati a isolarsi nel loro mondo di fantasia, soprattutto quando sono un po’ malinconici o innamorati.
Ma solo coltivando questa loro vita segreta ritrovano il loro equilibrio, spesso aggredito dalla durezza della realtà.