Sei arrivata a mezzo secolo. Evviva! Non lasciare però le cose a metà. Ti aspetta anora la seconda parte e ti auguro che sia fatta di giorni felici. Auguroni 

Non voglio essere l'aria che respiri, senza la quale non vivi! Voglio essere il tuo profumo preferito, quello che scegli ogni giorno. Voglio essere il vento della sera, quello che esci a cercare per sentirlo sulla pelle. Voglio essere l'aria frizzante di montagna, quella di cui ti riempi i polmoni e non vorresti lasciare andare mai. Voglio essere ciò che cerchi, ciò che desideri, ciò che ti fa sentire vivo, mai ciò che ti serve a sopravvivere 

In questo giorno speciale che il mio augurio ti possa arrivare. Che questa Pasqua ti sappia trovare e oltre a tanto buon cioccolato, la felicità lasciare. 

Asseconda il dolore, lascia che ti catturi. Schiudi le mani e il corpo al dolore. Arriva a ondate, al pari di una marea, e tu dovrai essere come un recipiente abbandonato sulla spiaggia e lasciare che ti riempia e poi, quando si ritirerà, che ti lasci vuoto e trasparente. Con un respiro profondo, profondo quanto il dolore, raggiungerai una sorta di liberazione dalla sofferenza, come se il dolore non fosse tuo, ma del tuo corpo. 

Il mondo ha bisogno di bei sorrisi e tu lo possiedi, non lasciare che si inumidisca con le gocce del tuo pianto. 

Dimenticarsi di una persona credo sia impossibile, è come lasciare una conchiglia sulla spiaggia, le onde la porteranno via ma nel mare ci sarà sempre. 

Vorrei potermi immergere nei tuoi occhi solo per comprenderne la grandezza; vorrei poterti amare liberamente senza ostacoli; vorrei poterti baciare per prosciugarti l'anima; perchè tu hai prosciugato il mio cuore che ingenuamente amava e sperava in te. Ho paura proteggimi, non lasciare che la nostra fiamma smetta di ardere smetta di combattere per un amore vero, nitido. Se anche tu vedi la stessa luna forse non siamo poi così lontani. Ti Amo 

Non lasciare mai che un pazzo ti baci, ma lascia che un bacio ti faccia impazzire. 

E' viva la tua anima? E lascia che si nutra! Non lasciare balconi da scalare, né bianchi seni su cui riposare, né teste d'oro con guanciali da spartire.