Barzelletta N. 328 da Barzellette sulle donne e le signore

Verginita'  -  328

Una signora dice al dottore: "Sono depressa perchè mio marito sospetta della mia fedeltà; e pensare che sono arrivata vergine al matrimonio" - "Davvero? E come hai fatto?" - "E' stato culo, solo culo!"

L'ultimo a parlare  -  568

Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall'ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada. "Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre ne avrete uno ciascuno". L'impiegato spinge gli altri e grida: "tocca a me, a me.... Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete". Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: "a me, a me, tocca a me! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!". E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale. "Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!". Morale: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!

Esordiente  -  531

"Tu non sei che una principiante!" disse la lettera Z alla A.

Brutta imitazione  -  415

Signora, vuol dire a suo figlio che la smetta di imitarmi? Federico, non fare lo SCEMO!

Taxista napoletano  -  402

Un musulmano a Napoli prende il taxi e subito chiede al tassista di spegnere la radio perché, come decretato dal suo insegnamento religioso, non deve ascoltare la musica poiché al tempo del profeta non c'era la musica, soprattutto quella occidentale che è la musica degli infedeli. Il taxista educatamente spegne la radio, accosta ed apre lo sportello del passeggero. L'arabo gli chiede: "Cosa sta facendo?" - Il tassista: "Al tempo del profeta non c'erano neanche i taxi perciò: "Scinn', vaffangul e aspiett 'o cammell!"