Barzellette sulla politica da condividere

Le Barzellette sulla politica e sui governanti del nostro paese. Barzellette sui politici italiani che fanno ridere. Condividi su Whatsapp

Roma  -  80

"Tutte le strade portano a Roma" - Un detto popolare o la conclusione dei giudici antimafia?

Sondaggio  -  286

I sondaggi mostrano che il 99 per cento della popolazione non si fida dei politici. - E l'altro 1 per cento? - "Sono politici!"

Idee  -  285

"Io non voto le persone, io voto le idee!" - "E se ti dessi un milione di euro?" - "Voterei per chiunque, perché l'idea non è poi così male!"

Magia  -  231

Un mago fece un gesto e scomparve la fame, poi ne fece un altro e scomparve la sete e con un altro ancora finì la guerra! Poi fece un gesto la politica e... scomparve il mago!

Domanda e risposta  -  226

Chi é che in politica non sta mai a casa? I partiti!

Democrazia  -  238

Il grande vantaggio di una democrazia matura è che tutti possono apparire in televisione e prendere in giro i politici. Naturalmente anche i politici possono apparire in televisione e prendere in giro tutti. Questa sì che è par condicio!

Parlamento  -  242

Se gli asini volassero il parlamento sarebbe un grande aereoporto!

Legge di governo  -  236

Sembra che una delle prime leggi del governo "padano" sarà quella di cambiare il carattere "Italic" con il... Padanic".

Al bar  -  240

Due politici entrano in un bar. Il primo: "Allora, cosa prendiamo?" - il secondo: "A chi?".

Lingue straniere  -  233

i nostri politici sanno l'inglese così bene che un giorno Calderoli disse a Bossi: "CD-ROM" e lui "Mi de Berghem"

Gusti  -  607

Un tizio va dal medico si spoglia nudo e sul petto ha la faccia di Mussolini: "Tatuaggio?" - "No! una voglia."

Cena Vip  -  232

Un politico invita alcuni suoi amici a cena. Alcuni ordinano pasta, altri riso, altri carne e pesce. Mentre stanno mangiando il primo piatto il politico si rivolge agli amici: "Com'e' il riso?" - "Com'e' la pasta?" - "Com'e' il pesce?". Uno degli amici per gentilezza si rivolge al politico chiedendo: "Com'e' il passato di verdura?" Il politico dopo un po' di esitazione risponde: "Ehm... dunque... io verdurai, tu verdurasti, egli verduro'..."